Il tempo della
fisarmonica
La Fisarmonica è uno strumento musicale aerofono con mantice ad ancia libera. Per molti anni è stata legata alla tradizione della danza popolare ma in realtà, dalla sua nascita fino ad oggi, ha visto un’evoluzione e una diffusione tali che l’hanno portata ad essere conosciuta e suonata in tutto il mondo.
2500 A.C. / CINA / TCHENG
Si ritiene che l’antenato della fisarmonica fosse lo ”sheng”, strumento a fiato cinese che risale a circa 4.500 anni fa e che sfrutta il principio dell’ancia oscillante: una linguetta di metallo posta in una canna che vibra e produce un suono per mezzo di un flusso d’aria.
1500 / ITALIA / LA FISARMONICA
Nel 1500 Leonardo da Vinci disegna uno strumento molto simile alla fisarmonica, con un mantice a doppia azione munito di una tastiera verticale per la mano destra, dove il suono viene prodotto da canne schiacciate di carta o di legno sottile.
1814-1913 / AMERICA / ARMONICHE
Molti europei emigrano in America e portano con sé i loro strumenti. Tra questi emigranti ci sono anche i fratelli Carl e Wilhelm Zimmermann di Castelfidardo, che fondano una fabbrica di fisarmoniche a Philadelphia.
Leonardo da Vinci disegna uno strumento simile alla fisarmonica
1829 / INGHILTERRA / CONCERTINA
Nasce nel 1829 ad opera dell’inglese Sir Charles Wheatstone, ingegnere, fisico ed inventore. La concertina è uno strumento cromatico: ad ogni tasto corrisponde solo un suono, sia che il mantice venga aperto sia che venga chiuso. In genere, ha 48 tasti suddivisi sulle due casse armoniche, disposti seguendo la loro collocazione sul pentagramma: da un lato si trovano le note presenti negli spazi e dall’altro quelle che sono collocate sui righi. Le file centrali dei tasti, consentono di suonare le note naturali, mentre quelle esterne le note accidentate.
1829 / AUSTRIA / ACCORDINO
La fisarmonica cromatica è la diretta discendente dell’accordeon ideato da Cyril Damien agli inizi del 1800. Su entrambi i lati dello strumento l’azionamento dei meccanismi interni, che permettono la produzione del suono, viene garantito mediante dei bottoni rotondi. Mentre il funzionamento della parte sinistra dello strumento è identico in tutti i modelli indipendentemente dal sistema utilizzato, (cromatica o a piano), la “maneggevolezza” della parte destra della fisarmonica cromatica, cioè della parte al canto, rispetto a quella a piano risulta essere notevolmente maggiore, sia per l’esecuzione di note singole sia in quella di gruppi di note (accordi). Inoltre, le diteggiature dei brani non subiscono cambiamenti anche quando il brano viene spostato di tonalità.
...ad ogni tasto
corrisponde solo
un suono.
1833 / GERMANIA / MUNDOALINES
Nel 1833 C.W. Meisel porta una fisarmonica trovata in una Fiera a Brunnswick, a Klingenthal. Pochi anni dopo a Trossingen, Charles Messner inizia a costruire un tipo di armonica chiamato ‘mundoalines’.
1840 / RUSSIA / BAYAN
La Bayan è la fisarmonica cromatica sviluppata all’inizio del ‘900 in Russia. Si differenzia dalle altre fisarmoniche per la disposizione delle tastiere, per le caratteristiche proprie delle ance e per come queste sono fissate sui somieri.
1850 / EUROPA / ORGANETTO
L’organetto (fisarmonica diatonica) nasce verso la metà dell’800. Grazie alla sua semplicità nella produzione dei suoni, al fatto di essere facilmente trasportabile, alla possibilità di far suonare una melodia e contemporaneamente creare una struttura ritmico-armonica, conosce un rapido sviluppo ed una rapida diffusione a livello popolare in tutta l’Europa. Il suo principio di funzionamento è identico a quello di tutti gli strumenti a lui simili. Una caratteristica dell’organetto è quella di non avere anche che producono il suono di note accidentate (diesis o bemolli).
...diretta discendente dell’accordeon ideato da Cyril Demien.
1850 / GIAPPONE / FISARMONICA DIATONICA
La fisarmonica è stata introdotta in Giappone da Sensuke Asahi, che ne ha donata una al tempio scintoista Miho nella regione Simone nel 1850. Alcuni decenni dopo l’azienda Tanabe inizia la produzione di fisarmoniche.
1864 / CASTELFIDARDO / FISARMONICA
La fisarmonica viene riprodotta per la prima volta a Castelfidardo (AN) per merito di Paolo Soprani nel 1864.
1876 / ITALIA / FISARMONICA POLIFONICA
Curiosità: Mariano Dallapé crea a Stradella, in provincia di Pavia, la prima fisarmonica polifonica, dalla quale discendono tutte le fisarmoniche attuali.
1900 / EUROPA / FISARMONICA A PIANO
La fisarmonica a piano si differenzia da una con il sistema cromatico a bottoni per la presenza, nel lato destro dello strumento, di una serie di tasti bianchi e neri come quelli di un organo o di un pianoforte. Nata agli inizi del ‘900, successivamente alla fisarmonica cromatica, ha conosciuto una notorietà ed uno sviluppo sempre crescente al punto da prendere il sopravvento nei confronti della “sorella a bottoni”. Una delle ragioni della sua popolarità e del suo sviluppo, è costituita dal fatto che molti musicisti suonatori di organo o pianoforte hanno potuto “trasportare” con estrema facilità le loro conoscenze e capacità artistiche su questo strumento in parte molto simile al pianoforte.
CASTELFIDARDO
La storia della fisarmonica a Castelfidardo inizia nel 1861, grazie allo straordinario ingegno del giovane Paolo Soprani quale fondatore della prima industria di fisarmoniche Italiana. In un casolare della campagna di Castelfidardo, nella bellissima vallata del Musone, chiede in quell’anno ospitalità un pellegrino austriaco di ritorno dalla vicina Loreto. Porta con sé una rudimentale “scatola” dalla quale trae strani suoni. Sarà il diciannovenne Paolo, un ragazzo probabilmente non digiuno di musica, a carpire il segreto di quella “scatola” che pare non foss’altro che una copia dell’accordeon brevettato nel 1829 dal viennese Demien. Nel 1864 attiva un laboratorio nella cantina della stessa casa colonica con l’aiuto dei fratelli Settimio e Pasquale. Le prime armoniche sono vendute nelle fiere e nei mercati dei paesi vicini -specie a Loreto- direttamente da Paolo, che si stacca dal gruppo familiare aprendo una prima fabbrica proprio a Castelfidardo e verso la fine del secolo, spingendosi anche nell’esportazione delle armoniche in altri continenti. Per mezzo di questa sorprendente attività è nato il primo distretto industriale dello strumento musicale, attivando così non solo l’economia della città di Castelfidardo ma anche e soprattutto di tutta la provincia di Ancona.